Bétuas
Bétuas
Musica in acustico, etno
La parola “betuas” (si legge bettuasa), sta ad indicare nel dialetto campidanese sardo una vecchia bisaccia portata, specie dai contadini, per andare a lavorare nei campi, dove chi l’adoperava, vi poneva tutto ciò che poteva servire durante il corso della giornata.
Il progetto “Betuas” nasce nel tentativo di unire vari stili di musica, alla ricerca di nuove sonorità che passano dalla voce del clarinetto di Lorenzo, al suono delle due chitarre di Luca e Marco che creano una base in continua evoluzione, inseguendosi e intrecciandosi per tutta la durata dei brani. Il suono si è rafforzato di più con l’arrivo di Paolo, che ci trascina sempre di più con le sue percussioni. Il primo suono che è nato, è stato influenzato dallo stile di musica sviluppato dai primi Calexico, ma si è lentamente spostato quando si è cercato di aggiungere la voce in alcune canzoni, portando in pratica i “Betuas” ad alternare brani strumentali e brani cantati.
La scelta intrapresa non ha fatto altro che allargare l’orizzonte musicale impostato dal gruppo, che li ha permesso di rompere una catalogazione ben precisa all’interno della musica acustica.