Ratapignata

Ratapignata

Ratapignata nasce nell’autunno del 1998 e, dopo pochi mesi, comincia a proporre il suo ska-reggae nei locali della Sardegna meridionale. Due gli elementi che segnano sin da subito la proposta e che accompagneranno il gruppo lungo tutta la sua storia: la musica in levare e l’uso preferenziale, poi divenuto esclusivo, della lingua sarda. Dai primi concerti del 1999 si passa ad una attività più fitta, fatta di live indimenticabili al Poetto, di serate in tutte le zone della Sardegna e di incontri di una sera con grandi gruppi del panorama nazionale e internazionale, dagli Statuto ai Radici nel Cemento agli Africa Unite, dagli Amparanoia fino ai New York Ska Jazz Ensamble. La band cresce di stagione in stagione e si infittisce il numero dei musicisti, fino al primo lavoro discografico del 2005, Sighi sighi(Segui segui), pubblicato per la UPR Folk-Rock, preceduto da un lavoro distribuito solo in Sardegna. Cominciano così le prime tournée in Italia, in alcune città del nord e in molte province del sud.
Partito dallo ska rapido dei primi anni il gruppo comincia a confrontarsi con il rocksteady e il reggae, passando definitivamente alla lingua sarda in tutti i testi. Da questa ricerca nasce Sonu e magasinu, album registrato da Enrico Rocca nel 2010, cui si accompagna il primo video dei Ratapignata, La ga ti ddu dongu, per la regia di Angelo Camba. L’attività dal vivo continua anche in questi anni, sempre più intensa, e il gruppo partecipa a numerosi festival, incrociando sulla sua strada anche i Marlene Kuntz e partecipando, con un volume monografico (Atrus annus, 2011) alla raccolta de L’Unione Sarda sul rock in Sardegna.
Nella primavera del 2011 Ratapignata rientra in studio, al Sonusville di Siliqua (CA), e comincia un lungo percorso di registrazione e editing con Enrico Sesselego e William Cuccu, fino a partorire il nuovo disco, Su Bandu, nel maggio del 2012. Il 2013 è ancora un anno di progettazione e lavoro in sala. Ratapignata ritorna sui vecchi brani, li scompone e li riarrangia con una attitudine artigianale, fino a condensare il singolo che darà vita al video, Sa bertula, brano dei primi anni riscritto e riarrangiato in chiave rocksteady.